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Ipertensione


Uno stile di vita equilibrato e attivo, misurazioni regolari dei valori per rilevarla e curarla precocemente: come prevenire e affrontare una nemica silenziosa


Intervista a Lidia Rota Vender

• Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi e Presidente di ALT Onlus

di Luisa Castellini Tutti conosciamo e temiamo ictus e infarto, due degli eventi cardiovascolari più frequenti nella popolazione oltre i 65 anni che colpiscono anche i giovani e addirittura i bambini. Meno attenzione viene dedicata, invece, all’ipertensione. Perché? Lo abbiamo domandato a Lidia Rota Vender, presidente di ALT Onlus. «Sono 16 milioni gli italiani che soffrono di ipertensione, metà dei quali purtroppo in modo del tutto inconsapevole, 33 uomini su 100 e 31 donne su 100. Anche i bambini possono soffrire di pressione alta, ma naturalmente il rischio di insorgenza aumenta con l’età. Secondo una ricerca della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), fra le persone con meno di 24 anni solo 1 su 100 è colpito, e cresce parallelamente all’aumentare dell’età fino a 7 persone su 100 nelle persone fino a 44 anni».


Dopo i 65 anni la metà delle donne - che fino alla menopausa sono più protette - soffrono di ipertensione senza saperlo e così gli uomini. L’ipertensione può essere causata dal progressivo invecchiamento e irrigidimento delle arterie (aterosclerosi), da un difetto del meccanismo di regolazione che dipende dal rene e dal surrene, da una disfunzione della tiroide.


È già di per sé una malattia, provoca irrigidimento progressivo delle arterie e aterosclerosi, danno renale e cerebrale, e soprattutto è uno dei complici più importanti fra quelli che contribuiscono a creare ictus cerebrale, infarto del miocardio, demenza, insufficienza renale e cardiaca, malattie comunemente definite cardiovascolari. In Italia provocano 240 mila morti ogni anno: 40 persone su 100 fra quelle che ogni anno perdono la vita per cause diverse riconoscono un evento cardiovascolare come causa scatenante e altrettante invalidità gravi.


Lo stile di vita

«Se diagnosticata precocemente, l’ipertensione può essere curata anche senza farmaci». La ricetta è presto detta. «Praticare attività fisica, almeno 40 minuti al giorno per 3 giorni alla settimana (cammino veloce, bicicletta, nuoto) associata a un’alimentazione povera di sale (massimo un cucchiaio da tè al giorno, equivalente a circa 5/6 grammi), niente fumo di sigaretta, droghe e eccesso di alcolici». Uno stile di vita sano e regolare evita l’insorgenza dell’ipertensione e riesce anche a normalizzare un’ipertensione iniziale prevenendo le malattie cardiovascolari. Anche se la soluzione è a portata di mano, spesso per i pazienti è difficile cambiare le proprie abitudini alimentari, rinunciare al fumo o fare attività fisica.


La diagnosi

Spesso arriva in ritardo perché l’ipertensione è il più delle volte asintomatica. Ci sono però alcuni segnali da non sottovalutare: «mal di testa, cefalea o emicrania, sensazione di instabilità, ronzio nelle orecchie, arrossamento improvviso e ingiustificato e protratto del volto, palpitazioni, sensazione di cuore che salta nel petto o accelera senza ragione. Purtroppo spesso nessuno di questi sintomi ci allerta, la pressione alta può non dare sintomi specifici. Diventa quindi un killer silenzioso che, se non identificato e non curato, progressivamente danneggia le arterie e gli organi, soprattutto quelli definiti “nobili”: cervello, cuore, rene». Ancor prima è importante tenere presente la propria storia familiare, misurare il peso e la pressione. Il suggerimento è di misurarla 3/4 volte all’anno nelle persone sane - compresi bambini e ragazzi - più frequentemente se si è a rischio o si prendono farmaci antipertensivi annotando i risultati su un diario.


Le cure

Quando la correzione dello stile di vita, dell’alimentazione e del sovrappeso e dell’obesità non sono sufficienti «il medico prescrive farmaci in diverse combinazioni, globalmente definiti antipertensivi: diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, calcioantagonisti, antagonisti del recettore dell’angiotensina. Il medico prescriverà farmaci appropriati se necessari, ma il paziente non può evitare di collaborare per ridurre i fattori di rischio legati allo stile di vita, dei quali è responsabile».

 

IPERTENSIONE

È un aumento della forza con cui il cuore spinge il sangue nelle arterie per farlo arrivare, carico di nutrienti e ossigeno, a tutte le cellule del nostro corpo.


I VALORI

Se la sistolica (la “massima” ) è superiore a 140 mmHg e la diastolica (la “minima”) è uguale o superiore a 90 mmHg, nel corso di più misurazioni, avvisiamo il nostro medico. Oltre alla classica misurazione, in alcuni casi sarà suggerito un Holter pressorio, che registra i valori per 24 ore consecutive e fornisce un quadro veritiero delle variazioni della pressione arteriosa nella vita reale, a prescindere dall’ipertensione “da camice bianco”, legata alla preoccupazione di essere sottoposti a una misurazione.


ATTIVITÀ FISICA

Camminare, nuotare, andare in bicicletta: fare attività fisica 40 minuti al giorno 3 volte alla settimana aiuta a controllare il peso e la pressione, ma quasi 1/4 degli italiani sono sedentari.

 

Fonte: rivista Pharma Magazine Maggio 2020 - Foto © Depositphotos.com

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