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Argan, l'olio dei berberi


Semi preziosi

La parte di maggior interesse dell’Argan è costituita dal suo frutto: una drupa ovale grande poco più di una noce, contenente alcuni semi. Da questi semi le popolazioni berbere estraevano il cosiddetto “olio di Argan”.

Il metodo di estrazione tradizionalmente praticato dai berberi comportava un primo trattamento dei semi mediante una sorta di sfregamento meccanico, con l’aggiunta di acqua per ottenere una pasta nota con il nome di “malaxage”, che conteneva appunto olio.

Dalla tradizione alla modernità

Questo prodotto era di difficile conservazione in quanto soggetto a una marcata ossidazione, dovuta appunto all’acqua contenuta. Ne veniva quindi prodotta una modesta quantità finalizzata agli usi domestici.

È infatti molto diffuso presso i Berberi l’uso alimentare di queste drupe, chiamate anche “olive del Marocco”. Dalla tostatura dei frutti, seguita da spremitura, i Berberi ottengono un olio scuro che utilizzano come condimento, mentre dalla macinazione ottengono una pasta marrone che viene consumata con il pane.

Con l’era industriale il metodo di lavorazione manuale fu progressivamente sostituito da sistemi di lavorazione più sofisticati, capaci di produrre un “olio di Argan” con ottime caratteristiche chimico-fisiche e in grado di conservarsi a lungo nel tempo.

Le virtù cosmetiche

L’olio di Argan è molto interessante dal punto di vista cosmetico perché contiene un’alta percentuale di acidi grassi polinsaturi.

In particolare, contiene acido linolenico: un acido grasso triinsaturo con virtù protettive e riequilibranti della cute.

Il suo contenuto di acidi grassi conferisce all’olio di Argan una straordinaria azione emolliente, molto utile per le pelli secche e quando le aggressioni esterne, come freddo e vento, rendono necessario un apporto di nutrimento profondo alla pelle.

Olio di luce

L’olio di Argan illumina, ammorbidisce e dona elasticità alla pelle.

Tesoro del Marocco

L’albero descritto da Ibn al-Bīṭār cresceva rigoglioso presso le popolazioni berbere marocchine, in particolare nei pressi di un villaggio di nome “Argana”. Per questo fu chiamato Argania spinosa.

Argania spinosa

L’Argania spinosa è un grosso albero di cui si apprezza il legno, molto duro e resistente.

Antiche virtù

Il primo a descrivere le proprietà dall’Argan fu il medico arabo Ibn al-Bīṭār, vissuto in Andalusia tra il XII e XIII secolo, autore di un’opera di botanica farmaceutica molto apprezzata dal mondo medico di allora: il Compendio dei medicamenti semplici e degli alimenti.

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