Si sospettava già. Oggi la conferma arriva dalla scienza. A sostenere la teoria della felicità femminile è uno studio inglese che rivela che senza matrimonio e prole le donne sono più realizzate e serene e sono quelle che hanno maggiori possibilità di vivere più a lungo rispetto a mogli e madri
di Stefania Antonetti
“Un matrimonio senza figli è come un albero senza frutti” dice un vecchio proverbio. Tutto da dimenticare. “Un matrimonio da favola” anche questo un concetto superato. La parola passa dunque alla scienza che smantella lo stigma sociale secondo cui la realizzazione personale femminile si traduce: “uguale solo famiglia” e decreta: “le donne senza figli e senza marito sono le più felici e vivono più a lungo”.
LA NUOVA TEORIA DELLA FELICITÀ
La felicità delle donne è possibile purché lontane da una vita coniugale e da maternità. A sostenerlo è il professore Paul Dolan, Capo Dipartimento e Professore di Scienze comportamentali e psicologiche presso la London School of Economics and Political Science, e autore del best- seller “Happiness By Design”. Il professore Dolan durante il “Hay Festival”, l’evento cinematografico annuale nel Regno Unito, ha parlato di vita di coppia e svelato definitivamente l’arcano segreto della felicità per le donne. Segreto che tradotto vuol dire: “basta non avere marito e figli”
DECADE IL CONCETTO “FELICITÀ UGUALE MARITO E FIGLI”
Stando alle indagini da lui condotte, si smantella l’atavica teoria che assicurava che la realizzazione della donna passi attraverso la formula matematica: “matrimonio più figli uguale felicità”. Insomma le donne hanno voluto l’amore, lo hanno cercato e inseguito per ottenere il lieto fine. Risultato raggiunto: un partner ideale, il coronamento di un matrimonio e la nascita di figli a suggellare la promessa d’amore. In men che non si dica, tutto vanificato. Infelici delle proprie vite e delle scelte fatte e pronte a chiedersi: “perché?”. E le risposte sono arrivate: “per essere serene e soddisfatte della propria vita e vivere più a lungo basta non avere marito e figli”.
FORSE SI SOSPETTAVA GIÀ?
Sicuramente sì, osservando la “leggerezza” e la tranquillità delle amiche single e senza figli, scelta dettata spesso dal voler restare emotivamente indipendenti. Oggi arriva la conferma: “per sentirsi bene con se stesse bisogna rinunciare a marito e figli e non pentirsi”! E anche se siamo sempre stati abituati a credere che le persone coniugate fossero quelle maggiormente realizzate, la scienza ha provato con metodi scientifici che si tratta solo di un luogo comune. Il professore Dolan ha provato che, il più delle volte, tali rapporti nascondono grandissime insoddisfazioni. In particolare, sono stati fatti dei test su delle coppie campione e i risultati sono chiari: solo quando marito e moglie venivano separati rivelavano i loro veri sentimenti nei confronti del coniuge. E a soffrire degli effetti negativi del matrimonio, tanto da risultare più propense ad andare incontro a malattie mentali e problemi fisici rispetto alla controparte maschile, sembra essere proprio l’universo femminile.
MA C’E’ DI PIÙ!
Da questo studio è emerso che le donne sposate abbiano un rischio maggiormente elevato di sviluppare patologie, sia fisiche che mentali, rispetto alle donne single e senza figli, che vivono di più e più serenamente.
E LA SODDISFAZIONE PERSONALE DELL’UOMO?
Sembra che la differenza di generi passi pure per la felicità. Se le donne, che hanno scelto di seguire il cuore e l’amore, sono destinate a una vita meno felice, e anche più breve, al contrario gli uomini trarrebbero dal matrimonio e dalla famiglia un grosso giovamento dal punto di vista economico, emozionale e persino salutare.
CROLLA ANCHE UN ALTRO MITO: IL MODELLO GENITORIALE
Traballa difatti anche il modello della genitorialità. Una ricerca condotta dalla Open University - che ha intervistato 5mila persone di ogni età, status e orientamento sessuale nel corso di due anni – ha evidenziato che i matrimoni senza figli sono i più felici perché gli uomini e le donne si sentono più soddisfatti e più apprezzati dal partner. Il punto forte sarebbe nell’impegno a mantenere viva la relazione, attraverso momenti di svago e spazi dedicati al rapporto a due. Abitudini che, invece, tra pannolini e notti insonni e crisi adolescenziali, sembrano venir meno.
CULLE SEMPRE PIÙ VUOTE
Non è solo la crisi sanitaria da Covid-19 che dovrebbe preoccuparci, ma anche la quantità
di culle vuote in Italia. L’Istat conferma che nel 2020 nel nostro paese si è registrato un crollo delle nascite e si stima che per il 2021 le nascite scenderanno sotto le 400 mila. In calo anche gli stranieri nati in Italia.
CORONAVIRUS: BOOM DI DIVORZI IN ITALIA
A seguito dell’improvvisa emergenza sanitaria sono aumentate drasticamente le richieste di separazione e divorzio a causa della convivenza forzata e dell’impennata di violenza domestica. Questo ha costretto gli addetti ai lavori a modificare regole e procedure per le richieste di divorzi e separazioni tra i coniugi. Il Consiglio nazionale forense (Cnf) ha accelerato la procedura di separazione varando nuove linee guida sulla gestione dei procedimenti che riguardano la famiglia. Si è ritenuto tutelare e bilanciare due diritti costituzionali fondamentali, da un lato, le esigenze di tutela della salute pubblica, dall’altro quelle della tutela della famiglia.
Fonte: rivista Pharma Magazine Marzo 2021
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