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L’amore ai tempi del Covid-19


Il lockdown, con l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo gli spostamenti, e la graduale fase di ripresa dopo l’emergenza, hanno ridisegnato la geografia delle nostre abitudini sociali e lavorative ma soprattutto personali. In coppia, single, conviventi, a distanza o, ancora, in cerca del colpo di fulmine: come vivere le relazioni in serenità e sicurezza?


di Luisa Castellini


Mai, almeno nella storia recente, una primavera ha messo più a dura prova gli innamorati. Settimane di telefonate, videochiamate, messaggini a tarda notte. Poi è iniziata la fase 2 e la voglia di rivedersi si è trasformata, finalmente, in una possibilità. Per altri, invece, la ricerca dell’anima gemella è ripresa seppur tra mille difficoltà. Per tutti, la questione è la stessa: come vivere le relazioni in sicurezza ai tempi del Covid-19?



Amore e distanza di sicurezza

Il rischio di contagio non è scomparso: da qui la necessità di essere prudenti anche nell’intimità, come suggeriscono gli esperti della Società Italiana di Contraccezione (>sicontraccezione.it) con un vademecum di raccomandazioni per evitare di mettere a rischio la propria salute e quella del partner. La fonte di maggior contagio sono saliva e secrezioni delle vie aeree superiori quindi il bacio può essere la via di trasmissione: se entrambi i partner sono stati prudenti nella fase 1 e hanno rispettato le norme di isolamento e contenimento il rischio dovrebbe essere minimo. «Sebbene pare sia molto remota la trasmissione del virus attraverso le secrezioni vaginali o il liquido seminale – infatti soltanto in due studi il virus è stato trovato nei testicoli di un uomo e nel fluido vaginale di una donna – bisogna comunque fare attenzione e proteggersi.

Il preservativo, associato alla contraccezione ormonale, rappresenta sempre un’ottima arma anche di fronte a possibilità di rischio molto basse» spiega Franca Fruzzetti, Responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia ginecologica dell’Ospedale Universitario Santa Chiara di Pisa e Presidente SIC.



Le relazioni? Meglio stabili

«Il partner più sicuro è qualcuno con cui si vive o si è convissuto prima dell’isolamento. Sarebbe salutare, per il momento, evitare uno stretto contatto - incluso il sesso - con chiunque non si conosca bene. È certo che il bacio possa essere più rischioso del rapporto sessuale, ma non c’è alcuna intimità sessuale senza baci! Quindi evitiamo rapporti con chi non è il partner usuale», aggiunge Salvatore Caruso, professore di Ginecologia e ostetricia presso l’Università di Catania, membro SIC e Presidente della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica (FISS). Il messaggio è chiaro: chi ha un partner stabile e ha seguito le norme della fase 1 può vivere la sessualità con una certa sicurezza. «Di contro, per chi usualmente pratica una sessualità non monogama, più occasionale, il consiglio è di evitarla per salvaguardare la propria salute e quella degli altri», concludono gli esperti. È bene prestare maggiore attenzione all’igiene intima e ricordare che pillola e preservativo proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili e da gravidanze indesiderate ma non dal Covid-19. Anche il rapporto orale/genitale potrebbe diffondere il virus: in commercio esistono presidi in lattice di solito usati come barriera, efficaci per prevenire infezioni orali, vaginali, anali. Un’alternativa può essere il sexting (scambio di messaggi con contenuti erotici) facendo però molta attenzione al revenge porn. I rapporti e i contatti diretti vanno evitati anche quando uno dei partner è malato o è risultato positivo al Coronavirus. In caso di dubbi chiediamo sempre al nostro medico.



E se il partner è in isolamento?

In questo caso, oltre a evitare i rapporti e limitare i contatti ravvicinati, è necessario prestare la massima attenzione: assicurarsi che il partner riposi, assuma liquidi e mangi cibo nutriente. Quando si è nella stessa stanza, bisogna indossare una mascherina chirurgica: non toccare viso o occhi e dopo l’uso gettarla subito. È essenziale lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con le apposite soluzioni alcoliche, soprattutto dopo essere entrati in contatto col partner malato o con gli oggetti della stanza ove è in isolamento, prima e dopo i pasti, prima di mangiare e dopo aver usato il bagno. Pulire e disinfettare ogni giorno le superfici toccate dalla persona in isolamento e tenere separate stoviglie e posate. Lo stesso per la biancheria, che va lavata a 60°-90°. Se la persona malata peggiora o ha difficoltà respiratorie contattare immediatamente il 112 o 118.

 


La distanza di sicurezza va mantenuta al lavoro, se siamo rientrati in ufficio, e in tutti i luoghi pubblici, anche all’aperto. La stessa attenzione deve essere prestata con amici e parenti, in particolare se anziani o a rischio. Evitiamo baci, abbracci, strette di mano e pacche sulle spalle. Non usiamo gli stessi bicchieri o bottiglie. Se dobbiamo starnutire, copriamo bocca e naso con un fazzoletto o usiamo la piega del gomito. Laviamoci spesso le mani e usiamo mascherine e guanti quando necessario.

 

Fonte: rivista Pharma Magazine Giugno 2020

Fotografia © Depositphotos.com

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