Profumati e idratanti, gli autoabbronzanti sono il rimedio perfetto quando le vacanze sembrano ancora un lontano miraggio. Adatti a tutti, facili da usare, mantengono compatta la tintarella, ma è importante impiegarli al meglio seguendo alcuni semplici accorgimenti per evitare macchie e imperfezioni
Dalle gocce agli spray, dai sieri alle acque trasparenti, gli autoabbronzanti, se usati correttamente, possono ingannare anche l’occhio più attento. Ma come sceglierli? Innanzitutto, partendo dalla loro “potenza colorante”. I prodotti che scuriscono gradualmente, rispetto a quelli a colorazione immediata, hanno infatti una bassa percentuale di Dha, un estratto dalla canna da zucchero che - reagendo con gli aminoacidi dello strato corneo dell’epidermide - dona alla pelle un colorito simile all’abbronzatura. Sulla scelta della tipologia, meglio le gocce degli spray e delle mousse: ne bastano due-tre per il viso e sei-dodici per il corpo, mescolate sempre a una buona crema idratante. Prima di applicare l’autoabbronzante è necessario fare uno scrub per eliminare dalla superficie le cellule morte e togliere eventuali ruvidità, dove il prodotto potrebbe accumularsi creando delle antiestetiche macchie. Successivamente si può applicare una crema idratante grassa vicino all’attaccatura dei capelli e sulle sopracciglia per evitare che si depositi sulle zone secche.
Quando è meglio mettere l’autoabbronzante? La sera, sulla pelle pulita e asciutta, aspettando una mezz’ora prima di andare a letto. Se il prodotto è in spray deve essere spruzzato lentamente a una distanza di 30 cm dal viso e dal décolleté e asciugato in seguito con il phon. Se, invece, si tratta di una mousse, va applicata con un guanto di spugna con movimenti lunghi dal basso verso l’alto finché non si assorbe, ricordando di non tralasciare alcuna zona del corpo. Il dorso del piede va sfumato con i residui del prodotto rimasto sulle mani ed è importantissimo pulire bene con uno struccante i palmi e le unghie dopo aver finito l’applicazione. L’effetto finale dipende da come la cute reagisce al principio attivo: in media dura 4-5 giorni, ma bisogna ricordare che nessuna pelle è uguale all’altra! Per farlo “resistere” più a lungo, nei giorni successivi all’applicazione, bisogna evitare di detergere viso e corpo con prodotti aggressivi, preferendo dei saponi o dei bagnoschiuma a pH neutro. E per qualsiasi incidente di percorso… keep calm, bastano un po’ d’acqua e limone!
Fonte: rivista Pharma Magazine Luglio 2020
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