Oltre a libri, sciarpe e sorrisi, le feste ci portano spesso in dote, con la complicità di tante primizie e prelibatezze, qualche chilo di troppo con cui fare i conti dopo l’Epifania. Assodato che rinunce e digiuni non servono, come si possono gestire al meglio brindisi e tavolate?
Ecco cinque buone risposte
Ricordare che i giorni di festa sono la Vigilia, Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania, non tutto il periodo che corre dal 23 dicembre al 6 gennaio! Togliendo questi 5 giorni di ricorrenze, durante i “giorni di mezzo” meglio preparare piatti semplici ed evitare di spizzicare dolci e avanzi. Via libera a una prima colazione a base di latticini e fibre (una tazza di latte o un vasetto di yogurt accompagnati da fette biscottate, cereali o frollini secchi, ma niente pandoro e panettone!) e a un pranzo leggero a base di carne e verdure.
Cucinare in modo semplice. Chi ha detto che un piatto per essere buono deve essere per forza ipercalorico? Anche nella preparazione del menù delle feste occorre ridurre il consumo di sale e di condimenti grassi - burro e panna - preferendo l’olio extravergine d’oliva, le spezie (chiodi di garofano, zenzero e cannella), le erbe aromatiche e il succo di limone.
Limitare la frutta secca. Il Natale e il Capodanno - tra una chiacchiera e l’altra - ci regalano sempre un gustoso tripudio di mandorle, noci, nocciole e arachidi. Ma va ricordato che, nonostante l’elevato contenuto di acidi grassi essenziali, la frutta a guscio apporta molte calorie. Tre noci, ad esempio, forniscono circa 100 kcal.
Non esagerare con gli alcolici. Tra aperitivi, accostamenti vini/pietanze e brindisi si rischia sempre di assumere quantità elevate di alcool. Attenzione, non solo perché fa male alla salute, ma anche perché rende meno lucidi e più vulnerabili alle tentazioni culinarie.
Muoversi, muoversi e ancora muoversi. Complici la pigrizia e il dolce torpore invernale, alla palestra preferiamo il divano. Sbagliato! Una passeggiata, una corsa o una nuotata fanno bene al corpo e alla mente e, contrariamente a quanto si pensa, permettono di concedersi qualche strappo alla regola in più.
Fonte: rivista Pharma Magazine Dicembre 2019
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