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  • Luisa Castellini

Igiene - Borraccia


Piccola, grande, bella e colorata… ma è pulita?

Ci avevamo già pensato prima che diventasse una moda. E comunque adesso, con l’effetto Greta, non possiamo più farne a meno. A scuola per i bambini, in ufficio tra le scrivanie, sul bus: le borracce non sono mai state tanto usate come oggi. Ma sono pulite? Che siano di plastica, alluminio o acciaio, la borraccia deve, infatti, essere bella pulita perché il rischio di contaminarla e di lasciare proliferare incontrollati i batteri è alto. Bando alla pigrizia e al semplice risciacquo allora: ecco come tenere pulita la nostra borraccia.

Il Parlamento Europeo è arrivato sul filo del rasoio annunciando, lo scorso maggio, la fine della plastica monouso. Stop alle cannucce e a tanti oggetti che una volta esauriti diventeranno da collezione. Grazie allo spirito ecologista che sta attraversando il mondo guidato dalla piccola e straordinaria Greta Thunberg, anche in Italia le classiche bottigliette di plastica stanno perdendo terreno rispetto alle “vecchie” borracce. Un piccolo e significativo gesto per ridurre il volume di plastica nell’ambiente, che presuppone però una certa attenzione per evitare controindicazioni. Sì perché una borraccia non lavata può diventare la casa ideale di una miriade di alghe, spore, funghi, muffe e batteri soprattutto se oltre all’acqua portiamo spremute o altri liquidi all’interno. Il primo lavaggio deve avvenire subito dopo l’acquisto con acqua calda e poco sapone. Alcuni modelli vanno anche in lavastoviglie: per tutti gli altri l’operazione va ripetuta almeno una volta al giorno, con l’aiuto di un buon scovolino. Si possono usare anche aceto o bicarbonato ma non sull’alluminio e sempre facendo molta attenzione al risciacquo. Troppe attenzioni per una semplice borraccia? Ricordiamoci che viene in contatto, più volte al giorno, con la nostra bocca e le mani, magari sporche. E se ancora non ci crediamo leggiamo i risultati di un recente studio che ha rilevato, in un’indagine a campione su borracce usate, percentuali elevate di contaminazione da stafiloccocchi o E-coli. L’alternativa? Bere alla fontana o dotarsi di una borraccia con tecnologia auto-pulente a raggi ultravioletti.

 

Fonte: rivista Pharma Magazine Novembre 2019

Foto © Depositphotos.com

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